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    sociIl 26 marzo 2013 è convocata l'assemblea di tutti i soci per l'elezione del presidente dell'associazione.

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    Riunione per i genitori mercoledì 13 febbraio 2013 alle ore 17,30 al CSV di Aosta.

  • "Siamo tutti imperfetti, ecco il perchè"

    Torino: gruppo di disabili alle sale di palazzo Madamadi Gianluca Nicoletti, pubblicato sulla Stampa.it il 03/12/2012

    A Torino un grande evento contro i pregiudizi sulla disabilità: "Ognuno è portatore di talenti"

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  • Scuola e disabilità

    Il Consiglio di Stato riafferma alcuni obblighi dei Comuni

    a cura di Salvatore Nocera

     

    quaderniÈ particolarmente interessante una recente Sentenza del Consiglio di Stato che, annullando una precedente decisione del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Veneto, ha ribadito come sia obbligo dei Comuni fornire l’assistente per la comunicazione nella scuola del primo ciclo e anche specifico materiale didattico e l’assistente educativo
    Con la Sentenza n. 5194 della V Sezione, depositata il 3 ottobre scorso, il Consiglio di Stato ha ribadito l’obbligo dei Comuni di fornire l’assistente per la comunicazione nella scuola del primo ciclo e ha precisato sempre l’obbligo – da parte degli stessi – di fornire specifico materiale didattico e un assistente educativo.
    Il provvedimento – che annulla una precedente decisione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Veneto (n. 1630/11), la quale aveva invece negato tali diritti – è particolarmente interessante anche per le motivazioni su cui si fonda. Il ricorrente, infatti, aveva chiesto al Comune di residenza la fornitura di una particolare apparecchiatura elettronica, la nomina di un assistente per la comunicazione e di un assistente educativo a scuola, per aiutare l’alunno con autismo nell’uso del cosiddetto “Metodo ABA” (Applied Behaviour Analysis, ovvero “Analisi applicata del comportamento”).
    Ebbene, il Consiglio di Stato ha accolto le censure del ricorrente contro il diniego operato dal TAR, ragionando sul diritto allo studio e all’inclusione scolastica sanciti dalla Costituzione, così come essa è stata interpretata da numerose Sentenze della Corte Costituzionale e come è stato ribadito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (ratificata dal nostro Paese dalla Legge 18/09) e ancor prima come chiaramente era stato formulato nella Legge Quadro 104/92. La decisione, infatti, opera un’ampia disamina di quest’ultima e fonda il suo ragionamento principalmente sull’articolo 8, comma 1, lettera m di essa – che prevede il diritto ad ottenere la presenza di personale assistente anche per le attività parascolastiche – ma anche sull’articolo 13, comma 1 lettera b, sul diritto ad ottenere ausili e sussidi didattici e sull’articolo 13, comma 3, concernente il diritto ad ottenere un assistente per la comunicazione.
    Inoltre – a base della decisione – viene posta pure la documentazione necessaria all’integrazione scolastica, come la Diagnosi Funzionale dell’ASL e il PEI [Piano Educativo Individualizzato, N.d.R.], nei quali queste prestazioni erano state viste come necessarie.
    Quanto poi al soggetto obbligato a tali prestazioni – cui la precedente Sentenza del TAR non aveva dato risposta – il Consiglio di Stato precisa che, trattandosi di scuola del primo ciclo, tali obblighi gravano sul Comune di residenza dell’alunno e fonda le proprie argomentazioni su varie norme.
    In primo luogo sugli articoli 42 e 45 del DPR 616/77, richiamato espressamente dal già citato articolo 13, comma 3 della Legge 104/92, secondo i quali il Comune deve fornire l’assistenza scolastica agli alunni con disabilità. Tale obbligo è poi ribadito dall’articolo 139 del Decreto Legislativo 112/98, il quale pone a carico del Comune l’obbligo di «supporto organizzativo» all’inclusione nelle scuole del primo ciclo.
    E ancora, la Sentenza richiama anche l’accordo di programma stipulato dal Comune di residenza con il quale esso si era impegnato a fornire assistenza e materiale didattico agli alunni con disabilità presenti nelle scuole del primo ciclo.
    Infine, vengono citate due Sentenze dei TAR che avevano affermato tali obblighi in capo ai Comuni (TAR Lombardia n. 581/10 e TAR Puglia n. 655/12 [entrambe visionabili integralmente nei siti internet di tali Tribunali, N.d.R.]).
    Osservazioni
    Si tratta effettivamente di una Sentenza interessante anche perché – oltre a quanto già detto – essa chiarisce il contenuto del termine «supporto organizzativo», contenuto nel citato articolo 139 del Decreto Legislativo 112/98, che ha suscitato molte resistenze da parte degli Enti Locali. Il Consiglio di Stato precisa infatti che in tale termine sono da riconoscere anche la fornitura di sussidi didattici e l’assistenza educativa.
    Importante, poi, è pure il riferimento alla documentazione della Diagnosi Funzionale e del PEI: è da essi, infatti, che risultano i bisogni educativi e le risorse necessarie per soddisfarli; pertanto esplicitarli in tali documenti costituisce un punto di forza in caso di ricorso al TAR, oltre che per una corretta integrazione.
    Inoltre – come già accennato – la decisione fa leva sull’accordo di programma stipulato dal Comune di residenza dell’alunno e questa è un’affermazione molto importante perché conferma il principio che – quando viene stipulato un accordo del genere, in termini chiari – da esso nascono diritti immediatamente esigibili per gli alunni con disabilità. Certo, se gli accordi prevedessero anche la presenza di un Collegio di Vigilanza, con il potere di sostituirsi alle Amministrazioni firmatarie inadempienti, si potrebbe evitare il ricorso al TAR, chiedendo l’intervento del Collegio stesso, che porrebbe in essere gli atti amministrativi non compiuti, per fornire i servizi di risorse umane e materiali dovuti.
    E in ogni caso è merito degli avvocati avere orientato positivamente il ragionamento del Consiglio di Stato su temi ancora controversi anche fra gli stessi TAR.
    Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Responsabile del Settore Legale dell’Osservatorio Scolastico dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down). Il presente testo riadatta una scheda già pubblicata nel sito dell’AIPD, per gentile concessione.

  • Presentazione sito web di Girotondo

    Il giorno 15 maggio 2012 al CSV ad Aosta alle ore 17:30 verrà presentato il sito di Girotondo

  • Girotondo su Bobine-tv

    Informare sulla disabilità: una nuova serie su www.bobine.tv

    logo bobine-tv

    Il 1 maggio 2012 in streaming è stata trasmessa la puntata dedicata al progetto “A tu per tutti”. La puntata è ora presente nella sezione on demand.

    Leggi il comunicato stampa

    Vai al sito www.bobine.tv

  • Girotondo alla Rai

    Televisore

    Buongiorno Regione Valle d'Aosta il giorno 5 aprile 2012 ha trasmesso il progetto "Il cielo in una stanza" promosso dall'associazione Girotondo.

    Per visionare il video vai...

  • 06/04/2012 h.15

     Casa barmet

    Appuntamento a Casa Barmet

    Finalmente abbiamo le chiavi della casa Barmet di Jovençan.
    Venerdì 6 aprile 2012 alle ore 15.00 visita per tutti.
    Se potete intervenite.
    Avvisate tutti coloro che possono essere interessati.
     
    Indirizzo:
    la casa Barmet si trova esattamente sopra alla chiesa di Jovençan. Arrivando da Gressan si vedono la chiesa e il campanile sulla sinistra. Alla fermata dell'autobus si prende la strada a sinistra e si sale per circa 200 metri.

  • Volontariato Aosta

    VdA, progetto per vita autonoma disabili

     

    (ANSA) - AOSTA, 29 FEB - Comprendere i reali bisogni delle persone con disabilita' e contribuire alla realizzazione di risposte concrete, adeguate e personalizzate per il futuro: sono le fondamenta del progetto 'Il Cielo in una stanza', promosso dall'associazione Il Girotondo, con il cofinanziamento del Csv e della Fondazione comunitaria di intesa con Comitato Disabilita' Valle d'Aosta e il sostegno dell'Amministrazione comunale di Aosta.

     L'iniziativa, che e' stata presentata oggi e che prendera' avvio la prossima settimana e' indirizzata alle persone con disabilita'. Mira ad attivare gruppi di lavoro per lo sviluppo delle competenze relazionali, sperimentare periodi di vita autonoma fuori da contesto familiare, coinvolgere volontari, operatori della scuola, della sanita' e la comunita' tutta.

    Conferenza stampa 29 febbraio 2012 Da sx: Paolo Salomone, Marco Sorbara, Michele Tropiano, Corrado Adamo

    La prima fase del progetto, finanziato con poco poco meno di 23.000 euro, si concludera' a fine 2012, ''ma è nostra volonta' - hanno detto i promotori - operare per farlo proseguire nel tempo''. ''Vogliamo - hanno spiegato Paolo Salomone, presidente di Girotondo e Corrado Adamo, presidente di Co.Di.VdA - da esperienze di vita vera sensibilizzare la politica ad assumere iniziative concrete per valorizzare le diverse capacita' e competenze''. Nascera' cosi' a Jovencan, in uno stabile di due alloggi con circa 5.000 metri quadri di verde agricolo preso in affitto dall'Ufficio del sostentamento per il Clero, la prima casa 'Il Cielo in una stanza' dove persone con disabilita' potranno vivere esperienze autonome con l'assistenza di volontari e operatori formati espressamente. (ANSA).
     
    Di Sordionline.com

  • 29 Febbraio 2012

    Disabilità

    Una casa per ragazzi disabili che "vogliono vivere da soli"

    logo aosta seraAosta - L’opportunità concreta, in partenza a maggio, è messa in campo dal progetto sociale “Il cielo in una stanza” promosso dall’Associazione Girotondo. A sostenere l'iniziativa, oltre il CSV, anche il Co.Di.Vda e la Fondazione comunitaria della Valle d'Aosta.
     

    Una casa a Jovençan ospiterà, dal mese di maggio, per brevi periodi, alcuni ragazzi con disabilità per un’esperienza di vita comune e soprattutto in autonomia rispetto alla loro famiglia. L’opportunità concreta, in partenza a maggio, è messa in campo dal progetto sociale “Il cielo in una stanza” promosso e presentato oggi dall’Associazione Girotondo.
    “Sarà un po’ come gli studenti valdostani che condividono l’alloggio durante l’università fuori sede” spiega Paolo Salomone, presidente di Girotondo “ i ragazzi si metteranno alla prova con l’aiuto e il sostegno di amici ed eventualmente di un educatore”. Il progetto, il cui costo per un anno è di 22 mila euro, può contare sul finanziamento di 15 mila euro del CSV avendo conquistato, per punteggio, il primo posto del bando di settembre 2011.
    Lo sostengono anche diversi partner privati e pubblici: tra questi il Codivda, il coordinamento di 9 Associazioni che si occupano di disabilità rappresentato da Corrado Adamo e della Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta. “Abbiamo aperto un fondo, presso la Fondazione, a cui tutti possono donare, per dare un futuro a questa iniziativa affinché possa proseguire oltre i 12 mesi previsti” ha spiegato Michele Tropiano della Fondazione comunitaria. Tra i partner del progetto anche il Comune di Aosta. “E’un progetto concreto che investe sul sistema familiare e che è partito dal basso” ha sottolineato l’Assessore Marco Sorbara.
    “Il cielo in una stanza” prevede anche laboratori chiamati “A tu per tutti”, che saranno attivati nel mese di marzo nella media e bassa valle, per lo sviluppo di competenze relazionali a cui si sono iscritti 16 ragazzi. “Ci siamo accorti che nel percorso scolastico l’intelligenza relazionale non viene sviluppata in quanto attitudine” sottolinea ancora Paolo Salomone. Parallelamente parte la ricerca di giovani volontari che vogliano sostenere i loro coetanei alle prese con questo percorso di vita autonoma. “Per noi è importante che si sviluppino rapporti amicali, di scambio reciproco tra chi vivrà nella casa e chi condividerà con loro momenti di svago”.
     
    di Redazione Aostasera
    29/02/2012

  • Casa Barmet

    Finalmente abbiamo le chiavi della casa Barmet di Jovençan.

    Casa Barmet
     
    Indirizzo:
    la casa Barmet si trova esattamente sopra alla chiesa di Jovençan. Arrivando da Gressan si vedono la chiesa e il campanile sulla sinistra. Alla fermata dell'autobus si prende la strada a sinistra e si sale per circa 200 metri.

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